Il fatto è che, però, a mente fredda e ragionando bene sulla cosa, individuai sul serio il modo di stralciare un debito senza versare del denaro al creditore del mio cliente.
Ora…
Sia chiaro:
il modo che trovai per fare un saldo e stralcio senza soldi NON è una cosa che capita spesso ma, nelle giuste condizioni, si può fare e porta a dei buoni risultati.
In questo nuovo episodio di “Negoziare con la Banca”, quindi, affronteremo insieme questo argomento, ti parlerò del perché il concetto di saldo e stralcio “senza soldi” di cui avevo sentito parlare a quel corso era solo una stupidaggine e vedremo invece in quale situazione può essere possibile stralciare un debito senza dover corrispondere del denaro contante al creditore del proprio cliente.
Ma, prima di entrare nel vivo del discorso
Mi presento:
Mi chiamo Andrea Gamberi e, come tutti i professionisti che si rispettino, dedico una buona parte del mio tempo alla mia formazione; sia essa fatta in aula, studiando manuali o reperendo del materiale online.
Il fatto è che, purtroppo (soprattutto quando si fanno ricerche su internet) molto spesso capita di incappare in notizie “confezionate ad arte” per attirare la nostra attenzione. Notizie che, però, hanno uno scopo molto diverso da quello di informare l’utente finale.
E questo era proprio il caso del saldo e stralcio senza soldi di cui ti parlavo poco fa.
Ma partiamo dal principio:
«Che cosa è successo, nel 2016, a quel corso?»
Come ti dicevo, durante quell’evento formativo, ad un certo punto, il docente tirò fuori il discorso del saldo e stralcio senza soldi.
Ora…
Sulle prime rimasi stupito della cosa e del fatto che non ne avevo MAI sentito parlare, nonostante fossero anni che operavo in quel settore. Ma, come ti anticipavo, più il tempo passava più mi chiedevo come fosse possibile che una Banca o una Finanziaria potesse accettare uno stralcio di un debito senza ottenerne nulla in cambio.
In conseguenza di ciò iniziai ad incalzare di domande il formatore che avevo di fronte, il quale, trovatosi alle strette, dichiarò all’aula che lui intendeva come “saldo e stralcio senza soldi” quella trattativa nella quale il denaro NON era fornito dal debitore ma da un soggetto terzo in cambio della vendita della sua casa…
Praticamente ciò che facevo io (e tanti altri professionisti come me) il 93% delle volte che gestivo una negoziazione con un Istituto di Credito per conto di un cliente.
Quindi, in sostanza, aveva usato termini d’effetto per descrivere una cosa che era quasi banale.
Come capii più tardi, quella persona aveva tirato fuori quel tipo di argomento solo per spingere i corsisti presenti in aula ad iscriversi ad un altro evento formativo che si sarebbe tenuto di lì a qualche mese.
In sostanza era solo una strategia di marketing.
Questa cosa mi ha fatto pensare molto
Da quella situazione, infatti, ho capito quanto sia fragile la mente umana:
Anche se per poco, infatti, siamo tutti disposti a mettere in dubbio le nostre certezze quando ci viene mostrata una soluzione stupefacente ed inaspettata ai problemi che abbiamo di fronte… (e, il fatto di dover trovare dei soldi per pagare il debito di chi ti affida la sua vita e quella della sua famiglia è “IL” problema da risolvere se sei interessato a fare il mio mestiere).
E, per un attimo, anche io ero stato completamente assorbito da questa nuova opzione
Nella mia testa pensavo a quanto sarebbe stato più facile il mio lavoro se avessi capito come si faceva a stralciare un debito senza dover pagare il creditore del mio cliente.
Fantasticavo sui risultati meravigliosi che avrei potuto raggiungere.
Il tutto fino a che non ritornai con i piedi per terra e iniziai a farmi delle domande…
Ma non è sempre così
Alle volte si cade nel trabocchetto preparato ad arte per noi e le conseguenze di questa cosa possono essere molto pesanti, soprattutto quanto ci si rivolge a persone che hanno problemi di soldi con le Banche e le Finanziarie e si promette a quei soggetti di risolvere i loro guai senza nessuna conseguenza… nessun esborso di denaro per pagare il proprio creditore, nessuna casa all’Asta, niente di niente.
E su internet si trovano una marea di individui che tentano di speculare sulle ambiguità del messaggio che fanno circolare, per poi NON ottenere nessun risultato a parte quello di aver cavato gli ultimi soldi dalle tasche dei propri clienti.
Puoi crederci oppure no.
Sta il fatto che ti dico questa cosa per esperienza diretta:
Esperienza derivante dal cercare di dare una risposta concreta alle mille domande delle persone che chiedono il mio aiuto
Persone che, il più delle volte, sono già finite nelle mani di saccenti professionisti che, dopo aver promesso loro mari e monti, li hanno lasciati con il sedere per terra e alla canna del gas.
A parte tutto, però, quell’esperienza mi ha spinto a riflettere
Mi sono chiesto:
«Il saldo e stralcio senza soldi è possibile?»
Sì, è possibile… ma non nel senso che pensi tu.
Pensaci bene:
Se tu mi avessi prestato 100.000 euro per permettermi di comprare un’abitazione ed io, dopo averlo fatto (per un motivo o per un altro) NON ti stessi restituendo il denaro che mi hai dato, che cosa faresti?
- Cercheresti di recuperare i tuoi soldi in ogni modo possibile ed immaginabile arrivando anche a pignorarmi la casa e a farmela mettere all’Asta dal Tribunale?
- oppure rinunceresti a quello che ti devo senza riceverne nulla in cambio?
Ora…
Sapendo che ho qualche cosa da perdere (e, cioè, la mia abitazione), sono sicuro che NON rinunceresti ai tuoi soldi senza lottare.
Ed è normale che sia così
Ed è proprio per questo motivo che il tuo interlocutore NON sarà MAI disposto a chiudere un accordo con te se NON gli darai qualche cosa in cambio. E, questo “qualche cosa”, dovrà essere di pari valore rispetto alla richiesta che farai alla tua controparte.
In conseguenza di ciò, devi farti una domanda:
«A parte il denaro, cosa ci potrebbe essere di abbastanza prezioso da usare come moneta di scambio con l’Istituto di Credito per raggiungere un accordo a saldo e stralcio con quest’ultimo?»
Dopo averci ragionato un po’ su, mi sono dato un paio di risposte.
Al posto del denaro contante potrei utilizzare:
- Un credito di pari valore vantato nei confronti della Banca;
- oppure una causa legale che sto vincendo e che potrebbe portare la mia controparte ad avere un grosso danno economico o di immagine.
Ma mi spiego meglio:
Ipotizziamo che io abbia un debito di 50.000 euro con la Banca X derivante da un prestito e che, allo stesso tempo, io sia creditore nei confronti di quest’ultima per 45.000 euro a fronte di una sentenza passata in giudicato.
A questo punto potrei chiudere un accordo con la mia controparte compensando il debito/credito e NON dovendo sborsare un euro di tasca mia.
Oppure, passando alla seconda opzione che abbiamo appena visto, diciamo che non sono ancora arrivato ad avere in mano una sentenza che mi dà ragione ma, in base alle prove fornite e all’orientamento del Giudice, sia evidente il fatto di avere buone possibilità di ottenerne una a mio favore e, magari, per un importo superiore ai 45.000 euro di prima.
In questo secondo caso, visto che, quando si parla di Magistrati e Tribunali, nulla è MAI certo, sia io che la mia controparte potremmo evitare il pericolo di una sentenza sfavorevole e trovare SUBITO una soluzione ai nostri problemi; per esempio accordandoci sul fatto che la Banca rinunci a recuperare quei 50.000 euro da me ed io abbandoni la causa legale che sto portando avanti contro di lei.
In entrambi i casi, quindi, a livello tecnico avrei fatto un Saldo e Stralcio SENZA soldi (in quanto NON avrei dovuto sborsare un euro di tasca mia per perfezionare la mia parte dell’accordo).
A questo punto, però, devi tenere in considerazione che
L’opzione della Causa Legale può portare ad un errore
Quando una persona capisce che un’azione giudiziaria intrapresa contro il proprio creditore può essere utilizzata come moneta di scambio con quest’ultimo, il pericolo che si corre è quello di voler far causa all’Istituto di Credito pensando che questa cosa sia sempre possibile.
Ma NON è così
I casi in cui il vizio contestato alla Banca sia così grande da essere usato come controvalore del credito vantato contro il proprio cliente si possono contare sulle dita di una sola mano.
In conseguenza di ciò, per esempio, contestare qualche problema sul contratto o la richiesta di interessi maggiori rispetto a quelli dovuti, NON basterà a compensare del tutto il debito del proprio cliente nei confronti dell’Istituto di Credito ma, alle volte, potrebbe essere utilizzato in fase di negoziazione per ottenere un ulteriore sconto rispetto a quanto offerto alla Banca.
Ma, anche in quest’ultimo caso, devi essere cosciente che se la causa legale che hai fatto fare al tuo cliente è meramente pretestuosa o ha il solo scopo di far perdere tempo all’Istituto di Credito, questa cosa ti tornerà contro come un boomerang, per i motivi che ti ho già spiegato nell’episodio 19 di questa serie.
E quindi
«Come fare?»
Per prima cosa, se non vuoi cadere vittima di truffe o raggiri, devi sempre ragionare con la tua testa su quello che ti viene detto e su ciò che trovi online o sui libri; cerca conferme ed approfondisci l’argomento che ha attirato la tua attenzione.
Non dare MAI nulla per scontato.
Come seconda cosa, poi, ricerca quante più informazioni possibili sulla situazione del tuo cliente. Non accontentarti di quello che ti dirà di sua spontanea volontà ma fagli delle domande ed ascolta con attenzione le sue risposte.
Per riuscire a risolvere i problemi di quella persona e della sua famiglia, infatti, DEVI elaborare tutte le informazioni che avrai ottenuto, trasformandole in un buon piano d’azione.
Non sottovalutare MAI l’importanza di questa cosa.
Allerta SPOILER:
La prossima settimana parleremo di un argomento caro a tutti quelli che si avvicinano a questo tipo di lavoro e, cioè, come fare per capire che sconto chiedere al proprio interlocutore della Banca senza rimetterci dei soldi o procedere per tentativi.
Come sempre sarà una puntata ricca di informazioni utili e di spunti operativi.
Ci vediamo qui tra sette giorni
No mancare