Ep.68 – Stralciare o Consolidare un debito: Qual è la soluzione migliore?

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Vuoi aiutare il tuo cliente a risolvere i suoi problemi di soldi con le Banche o le finanziarie?

Puoi farlo in molti modi… NON solo stralciando il suo debito.

Se, come me, ti occupi di questo genere di cose (o intendi farlo nel prossimo futuro) dovresti sapere che esistono parecchi strumenti che ti possono essere di aiuto per svolgere il tuo lavoro; uno di questi è il c.d. Consolidamento del Debito.

Ora…

Come per tutte le altre opzioni che hai a disposizione per aiutare il tuo cliente ad uscire dal tunnel oscuro in cui sta vivendo, anche in questo caso, prima di intraprendere quella strada dovrai verificare tre cose, e cioè:

  1. gli OBIETTIVI della persona che hai di fronte;
  2. il TEMPO di cui hai bisogno per risolvere il problema utilizzando quella specifica opzione;
  3. la FATTIBILITÀ della soluzione che avrai selezionato.

In questo nuovo episodio di “Negoziare con la Banca”, quindi, vedremo insieme come funziona il consolidamento del debito, quando può essere fattibile e se è conveniente oppure no. Una volta fatte tutte queste cose, faremo un confronto con il saldo e stralcio in modo da capire quale tra i due può essere l’opzione migliore per aiutare il tuo cliente a risolvere i suoi guai.

Ma, prima di entrare nel vivo del discorso

Mi presento:

Mi chiamo Andrea Gamberi e, per lavoro, aiuto le persone in difficoltà con le Banche e le Finanziarie a trovare una soluzione per i loro problemi di soldi.

Di solito faccio questa cosa stralciando i loro debiti, ma capita anche che io utilizzi altri strumenti per raggiungere l’obiettivo che ha in mente il mio cliente… strumenti come quello di cui parleremo oggi.

A questo punto,

Partiamo dal principio:

Che cos’è il Consolidamento del Debito?

Di solito si parla di consolidare un debito quando ci si trova in presenza di più prestiti da rimborsare.

Nello specifico, infatti, questa strategia si riferisce al fatto di riunire in un unico finanziamento TUTTI gli altri debiti che si hanno, in modo tale da pagare un’unica rata che dovrebbe essere più bassa della somma delle rate/mese pagate fino a quel momento.

All’atto pratico, quindi, se Marco (un nostro ipotetico cliente) stesse rimborsando mensilmente tre debiti di cui:

  • uno di 500 euro;
  • un altro di 300 euro;
  • e l’ultimo di 250 euro,

Invece di continuare a pagare mensilmente tre rate per un totale di 1.050 euro, potrebbe prendere un altro prestito con cui rimborsare totalmente gli altri tre e pagare, per esempio, una rata di 700 euro al mese (abbattendo, così, di 350 euro i propri oneri mensili ed avendo anche un unico interlocutore con cui interagire in futuro).

Ora…

Detta così, questa può sembrare una soluzione ottimale per tutte quelle persone che si trovano in difficoltà con gli Istituti di Credito, ma ci sono dei grossi limiti all’utilizzo di questa opzione.

Il primo (e più importante) è quello relativo alla

Affidabilità Creditizia del debitore

Per riuscire ad avere un nuovo prestito da parte di una Banca o di una Finanziaria, infatti, è FONDAMENTALE che quella persona abbia un buon “Punteggio di Credito” (anche noto come “Credit Score“). Quest’ultimo viene calcolato analizzando vari fattori, tra cui:

  • La Storia dei pagamenti già effettuati: la puntualità nel rimborsare i prestiti presi è uno degli aspetti più importanti nel calcolo del Credit Score. Ritardi o insolvenze possono abbattere di molto il proprio punteggio.
  • Il Rapporto debito/reddito: questo rapporto indica quanto del reddito della persona che sta richiedendo un nuovo prestito sia già impegnato nel pagamento di debiti esistenti. Un rapporto elevato può suggerire un rischio maggiore per i creditori e, di conseguenza, abbasserà le possibilità che quella persona possa ottenere un nuovo finanziamento.
  • La Durata della sua storia creditizia: la maggiore lunghezza della storia creditizia di una persona influirà positivamente sul suo punteggio. Infatti, per le Banche, un’anzianità di credito maggiore viene vista come un indicatore di stabilità economica del debitore (e questo perché, se una persona è stata in grado di rimborsare regolarmente e senza ritardi un prestito per anni, è probabile che continui a farlo anche nel futuro con un nuovo prestito).
  • La Tipologia di credito utilizzato: utilizzare diversi tipi di credito (come prestiti personali, carte di credito e mutui) può migliorare il punteggio, dimostrando una gestione diversificata del credito stesso, ma averne attivi TROPPI nello stesso momento può, al contrario, influire negativamente sul Credit Score in quanto aumenterà il rapporto Debito/Reddito già visto in precedenza.

In conseguenza di ciò, se il tuo cliente avesse un’affidabilità creditizia troppo bassa per gli standard fissati dagli Organi di Vigilanza Bancaria o per quelli di chi dovrà erogare il prestito, allora quest’ultimo non verrà concesso e l’opzione del Consolidamento del Debito NON sarà percorribile.

A questo punto potresti pensare:

«Ok… ma se il nuovo finanziamento lo prendesse un’altra persona? Per esempio il figlio del debitore?»

Sì, potrebbe funzionare…

Anche qui, però

Ci sono un paio di considerazioni da fare:

Innanzi tutto, seguendo quella strada, si farebbe indebitare un soggetto che, prima, NON aveva pendenze con nessuno.

Ti faccio un esempio:

Ipotizziamo che il debito di Marco, il nostro cliente di prima, ammonti a 75.000 euro complessivi e che lui abbia un figlio: Luca.

Ora…

Diciamo che Luca abbia 25 anni ed un lavoro a tempo indeterminato come statale (la condizione preferita da TUTTE le Banche e le Finanziarie) e che non abbia altri debiti da rimborsare (avendo, così, un Credit Score abbastanza alto da permettergli di prendere un prestito di 75.000 euro per estinguere TUTTI i debiti di suo padre).

Se si dovesse scegliere di seguire quella via, Luca si troverà ad essere formalmente debitore di 75.000 euro verso le Banca X mentre Marco NON avrà più alcun debito. A questo punto è molto probabile che Marco, come ogni buon genitore che si rispetti, paghi la nuova rata consolidata al posto del figlio dandogli ogni mese il proprio denaro, che Luca verserà al suo creditore per rimborsare il prestito preso.

E fin qui sembra essere andato tutto liscio come l’olio

In teoria sono tutti felici e contenti

«Ma cosa succederebbe se Luca volesse comprarsi una casa tutta sua?»

Probabilmente NON potrebbe farlo in quanto, FORMALMENTE, il suo rapporto Debito/Reddito sarebbe pregiudicato da quel prestito preso per aiutare suo padre (anche se la rata verrebbe pagata da Marco, e non da lui). In funzione di ciò, quindi, prima di poter realizzare il proprio obiettivo, Luca dovrebbe attendere di aver rimborsato alla Banca X TUTTO il finanziamento preso o, magari, trovare qualcuno disposto a fargli da garante.

E questo è solo un esempio…

Ma facciamoci un’altra domanda:

«Che cosa accadrebbe se Luca non riuscisse più a rimborsare quel debito?»

Anche in questo caso, a finire nei guai sarebbe lui e non il proprio genitore. Questo perché Marco, formalmente, NON è debitore della Banca X (anche se quel prestito è stato preso per pagare un suo debito) e, di conseguenza, l’unico a rischiare il collo sarà Luca, suo figlio.

Inoltre, un’altra cosa da valutare PRIMA di consolidare un debito è se l’ammontare della nuova rata sia sostenibile oppure no.

«Che senso avrebbe Consolidare un Debito se, poi, NON si riuscisse a rimborsare mensilmente (ed in maniera regolare) il prestito presto?»

Quindi, se vuoi evitare di peggiorare la situazione della persona venuta da te in cerca di una mano, PRIMA di scegliere quale strada percorrere per risolvere i suoi guai

Devi farti quelle domande

E porle anche al tuo cliente per farlo ragionare

Quasi sempre le persone NON si rendono conto delle conseguenze delle loro decisioni e, quindi, spetta al professionista che sta cercando di aiutarle il compito di farle riflettere su quello che potrebbe accadere in futuro (a loro e alle loro famiglie).

Solo in questo modo una scelta sarà veramente ragionata e trasparente.

Solo così il debitore sarà cosciente di quello che gli sta accadendo intorno e potrà decidere come comportarsi per evitare di peggiorare la sua situazione.

E poi, TU che sei il professionista che dovrebbe risolvere i suoi guai, DOVRESTI farti sempre un’altra domanda PRIMA di far percorrere quella strada al tuo cliente:

«Conviene farlo?»

Seguendo l’opzione del Consolidamento del Debito, infatti, quella persona dovrà restituire la somma di quanto già dovuto, più gli interessi futuri che si matureranno con il trascorrere del tempo. Nel caso di prima, per esempio, Luca si troverebbe a dover rimborsare i 75.000 euro ottenuti in conto capitale più, diciamo, altri 10.000 euro di interessi; per un totale di 85.000 euro.

In conseguenza di ciò, utilizzando quell’opzione il debito NON sarebbe diminuito ma, invece, sarebbe addirittura aumentato di 10.000 euro.

All’atto pratico, quindi, gli unici due benefici tangibili nell’adottare quella soluzione potrebbero essere:

  • la diminuzione della rata mensile (da 1.050 a 700 euro);
  • ed il fatto di aver un unico creditore con cui dover interagire (al posto dei tre di prima).

Tutto qui.

«Ne vale la pena?»

Se devo darti la mia opinione personale, il più delle volte NO.

Ti spiego il motivo di questa cosa:

Riprendiamo ad esempio il caso di Marco e di suo figlio.

Abbiamo visto che, seguendo la strada del consolidamento del debito, Luca si troverebbe a rimborsare un totale di 85.000 euro alla Banca X.

Ora, però, ipotizziamo invece di stralciare i debiti di Marco con i suoi tre creditori versando a questi ultimi un totale di 60.000 euro. Come prima, quel denaro verrà preso a prestito da suo figlio.

Anche in questo caso, quindi, Luca si troverà a dover pagare gli interessi sul prestito preso ma, visto che la somma richiesta sarà più bassa di prima (in questo caso 60.000 euro anziché 75.000), anche a parità di interessi da corrispondere alla Banca (quindi, sempre 10.000 euro), il totale da rimborsare alla scadenza del prestito sarà minore (70.000 euro al posto di 85.000).

Ecco che, facendo i conti della serva (come si dice dalle mie parti), pare evidente che la soluzione del saldo e stralcio sia più conveniente della prima perché, all’atto pratico, verrà a costare 15.000 euro in meno a Luca e a suo padre. Oltre a tutto ciò, poi, visto che il debito sarà più basso, potrà esserlo anche la rata mensile da corrispondere alla Banca X o, a parità di rata, potrà essere minore la durata del mutuo.

Insomma, secondo me

Sono pochi i casi in cui conviene Consolidare un Debito

Uno di questi, per esempio, potrebbe verificarsi quando le pendenze della persona che hai di fronte siano relativamente poche, il tuo cliente abbia molti beni a garanzia delle stesse ed i suoi creditori, per queste motivazioni, si rifiutino di accettare un accordo a saldo e stralcio (in quanto sapranno molto bene che, agendo giudizialmente contro il debitore, avranno la possibilità di incassare tutto quello che vantano nei suoi confronti, più gli interessi e le spese legali).

In questo caso il Consolidamento del Debito potrebbe essere l’unica soluzione percorribile nel breve periodo per aiutare il tuo cliente a risolvere i suoi guai.

Ciò detto, quindi

Ti do un CONSIGLIO:

Rifletti sulle mie parole e fai SEMPRE ragionare i tuoi clienti sulle conseguenze delle loro decisioni.

Spesso, facendo il mio lavoro, basta poco per commettere un errore che può rovinare la vita delle persone che sono venute da te in cerca di una mano. La tua responsabilità, quindi, è quella di metterci il massimo impegno e la massima attenzione per far sì che ciò NON avvenga.

Non scordarlo MAI.

Conosci un professionista che si occupa di saldi e stralci?

(Per esempio un avvocato, un agente immobiliare o un investitore…)

Condividi questo articolo con lui (o lei) e fagli conoscere questo progetto.

Te ne sarà grato!

Allerta SPOILER:

La prossima settimana vedremo insieme come fare per comprendere la personalità del soggetto con cui stiamo negoziando un accordo a saldo e stralcio. Il tutto, anche se non lo dovessimo avere mai visto in faccia ma avessimo parlato con lui (o lei) solo per telefono.

Come sempre sarà una puntata molto pratica e ricca di spunti operativi.

Attrezzati con carta e penna e assicurati di esserci.

Ci vediamo qui tra sette giorni.

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L’autore
Andrea Gamberi

Tratto con le Banche e le Finanziarie per restituire una vita alle persone che mi chiedono aiuto… in sostanza risolvo problemi e non ne creo di nuovi.

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